È tempo di trebbiatura, di raccolti tanto attesi, di fatica e di lavori pregressi, aspettando che l’oro biondo venga mietuto e trasformato nelle sue molteplici e fondamentali forme, come la tanto amata farina.
Si inizia presto la mattina, il sole caldo e luminoso rende difficoltoso il procedere dei lavori, così i contadini già all’alba iniziano le prime operazioni; all’ora di colazione le donne sfornano i maritozzi, soffici e profumati, sostanziosi e voluttuosi.
Così interrotti momentanente i lavori, ci si siede a terra, in circolo, su di un campo giallo e polveroso e in allegria e serenità si gustano i cibi poveri e tradizionali.
Questi sono i ricordi dei nostri nonni, tramandati con tanto amore e tanta gioia, ricordi di tempi felici e spensierati, seppur carichi di lavoro.
E questi sono i ricordi che ci arricchiscono e pongono le basi delle nostre identità.
Buona giornata.
700 gr di farina “00”
3 cucchiai di zucchero
3 uova
2 bicchieri di latte
50 gr di burro fuso e tiepido
1 cubetto di lievito di birra fresco
la scorza grattugiata di un limone bio
In un pentolino scaldate leggermente il latte e sciogliete in esso il cubetto di lievito di birra.
Su di una spianatoia versate la farina, fate un buco al centro e versate tutti gli ingredienti, incluso il latte con il lievito.
Lavorate il panetto e mettetelo a ricrescere in un luogo tiepido per una oretta all’incirca, visto che le temperature all’esterno sono molto alte in questi giorni!
Trascorso questo tempo riprendete il panetto e dividetelo in molti pezzetti, dando loro la forma che volete.
Trecce, brioche o cornetti saranno più che perfette!
Mettetele di nuovo a riposare su di una placca da forno rivestita con carta e poi poco prima di infornarle cospargetele con zucchero semolato.
Infornate a 170 gradi fino a doratura (20 minuti all’incirca) e serviteli tiepidi.
Potete gustare i maritozzi tiepidi così in modo semplice oppure farciti con marmellata o crema alla nocciola!
Dosi per 15/20 pezzi.
Ilaria&Serena