Amore per le tradizioni
La tradizione delle festività di Pasqua nel nostro Abruzzo vuole che, una volta che i fiadoni siano stati sfornati, sia la volta delle torta rustica, non da meno in quanto a bontà e bellezza.
La torta rustica infatti nasce proprio dalla necessità di utilizzare l’impasto o la farcia in avanzo dai fiadoni.
Quando ancora le bilance di precisione non esistevano, le nonne dosavano le quantità ad occhio, e non si sa ancora come, rasentavano, con le loro abilità, una precisione degna di un moderno strumento elettronico.
A volte però capitava che avanzassero degli ingredienti e le torte rustiche diventavano così una naturale conseguenza per non far sprecare nulla!
Noi siamo certe però che nulla era fatto a caso e che le loro mani sapienti sapessero già quale quantitativo fosse necessario per dar vita ad entrambe le preparazioni!
Comunque la nota in più era data dalla farcia, che veniva arricchita da salumi golosi, sempre di produzione contadina!
E in una cantina che si rispetti non potevano certamente mancare le salsicce secche, messe a stagionare dall’inverno e poi conservate sott’olio o semplicemente oliate e messe in barattolo.
Per dosare le salsicce però le nonne giocavano molto d’astuzia e quindi ne utilizzavano pochi pezzi, tagliati in maniera sottile, in modo da dare più uniformità e golosità a tutta la farcia e preservare allo stesso tempo la tanto amata dispensa!
Ed infine omaggiavano la bellezza con le decorazioni affidate per lo più alle strisce tagliate con una carrucola allineate ad arte sulla torta.
Una spennellata d’uovo per creare colore e poi subito nei forni a legna, ancora profumati di formaggio e di buono, pronti ad accogliere le ultime cotture delle tradizioni pasquali.
E allora sì che tradizioni si testavano con mano, che la sacralità della festa Santa poteva iniziare, perché quella in cucina era stata devotamente rispettata per l’ennesima volta.
E tutte queste volte messe insieme rappresentano oggi i nostri ricordi più vividi, le immagini più care di un tesoro tramandato e che ogni anno cerchiamo nel nostro piccolo di rinvigorire e riproporre con un pensiero ogni volta sempre più vivido verso chi ci ha trasmesso l’amore e la passione per la cucina e le nostre tradizioni.
Per la base:
300 gr di impasto base del fiadone (in alternativa potete usare un disco di pasta brisee oppure un disco di pasta sfoglia)
Per la farcia:
150 gr di Grana Padano grattugiato
150 gr di rigatino grattugiato
50 gr di pecorino grattugiato
2 uova medie
2 salsicce secche sott’olio (potete mettere in mancanza di queste qualsiasi altro salume a scelta)
un pizzico di pepe
una grattugiata di limone
1/2 cucchaino di lievito per dolci
Per la torta rustica, stendete la pasta con il marretello o con la macchinetta (dopo averne lasciato un pezzetto per le decorazioni), dandole una altezza di 2/3 mm all’incirca.
Vi consigliamo di non farla troppo sottile, altrimenti rischia di rompersi!
Stendetela in uno stampo di piccole dimensioni , dopo averlo ben oliato (noi abbiamo usato uno stampo da 15 cm di diametro).
Per la farcia invece sbattete per bene le uova a schiuma e poi unitele, poco alla volta, ai due formaggi grattugiati.
Unite il pepe, la scorza di limone grattugiata e il lievito setacciato.
La farcia dovrà essere abbastanza consistente e non troppo morbida.
Tagliate le salsicce a cubetti o a fettine sottili, e aggiungetele ai formaggi.
Ora stendete la farcia sulla base già pronta, livellatela per bene e poi decorate la superficie con le striscioline ritagliate con la carrucola, aggiustate a mo’ di intreccio.
Spennellate le striscioline con dell’uovo sbattuto e poi infornate a 170 gradi per 35 minuti all’incirca, fino a quando la superficie sarà dorata e la farcia sarà ben dorata.
Spegnete e lasciate raffreddare in forno.
Potete gustare la torta rustica il giorno di Pasqua, caso mai la preparaste in anticipo, ricordando che può essere conservata a temperatura ambiente (opportunamente coperta con un canovaccio di cotone), anche per due giorni.
Ilaria & Serena
Torta rustica